• Pubblicata il
  • Autore: ANONIMO 73
  • Categoria: Racconti gay
DA GAY AD ETERO: UNA VOCE FUORI DAL CORO. - Catanzaro Trasgressiva
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DA GAY AD ETERO: UNA VOCE FUORI DAL CORO. - Catanzaro Trasgressiva

NOTA DELLA REDAZIONE: COME IN MOLTI ALTRI CASI, PUR NON CONDIVIDENDONE IL CONTENUTO, DIAMO SPAZIO A TUTTI COLORO CHE CI SCRIVONO, PURCHE' RISPETTINO LE REGOLE DI "PICCOLE TRASGRESSIONI". DA GAY AD ETERO: UNA VOCE FUORI DAL CORO. Ho visitato il sito "Piccole Trasgressioni" perchè io ed alcuni colleghi stiamo organizzando una piccante festa di addio al celibato per un comune amico. Sono un sottufficiale dell'Aeronautica Militare Italiana di 44 anni, ex gay e sono orgoglioso di affermare che l'orientamento sessuale può essere cambiato. Oggi sono felicemente sposato (con una donna ed abbiamo due splendidi figli. Mi sono sempre sentito diverso dagli altri maschi, un po' come se fossi fuori posto. Il primo anno di università, ho stretto amicizia con un coetaneo, ed è stato durante un pigiama party a casa sua che ho sperimentato i primi giochi omosessuali. Da allora in poi, sono stato sempre più attratto dalle immagini di nudi maschili e, ben presto, il sesso praticato con gli altri ragazzi è diventato un appagante ansiolitico, praticamente una dipendenza patologica. Quando, per l'ennesima volta, una compagna di corso ha rifiutato di venire al cinema con me, ho percepito di non essere un uomo normale. Poi, quando ho fatto cilecca con una femmina durante le vacanze al mare, ho sentito definitivamente di non essere adatto, di non avere quel che ci voleva per fare sesso con le donne Ho mollato l'università e, per allontanarmi dalla confusione sulla mia identità sessuale, ho deciso di arruolarmi volontario nell'Aeronautica. Dopo un anno di addestramento, ho chiesto il trasferimento in una base NATO del nord Italia. Pensavo di soffocare il mio istinto gay in un ambiente ostile e lontano dalla mia terra. All'inizio è andata bene. Mi sono anche fidanzato con una ragazza del paese che ospita la mia base. Ma questa relazione è durata poco. Un incontro intimo con un collega militare ha riacceso il fuoco mai spento e lei mi ha lasciato perchè non si fidava più di me. Le precedenti esperienze mi hanno spinto a cercare risposte alle mie insicurezze attraverso ulteriori incontri omosessuali. Una spirale negativa per soddisfare i miei egoistici desideri, una vera e propria "dipendenza sessuale patologica". Se pretendono davvero la “tolleranza” che predicano, perché gli attivisti ostacolano in tutti i modi le terapie contro i comportamenti omosessuali indesiderati? Perchè quello che temono di più è la cancellazione delle bugie interiori che costituiscono il fondamento dell'identità gay. Ai genitori responsabili non deve essere negata la possibilità di cercare un aiuto professionale. L'omosessualità è un modello di comportamento dannoso, e non un'identità personale. La vita di ognuno di noi attraversa problemi e dolori, ma l'omosessuale si sente presuntuosamente diverso da tutti gli altri. Un po' come chi, soffrendo di una malattia psichica, individua il problema nel mondo intorno a sè invece che in sè stesso. Spero che questa mia "storia" sia pubblicata su "Piccole Trasgressioni" e che non venga censurata. Moltissime persone, specialmente quelle dichiaratamente gay o politicamente "di sinistra", non mi ascoltano neanche. Forse hanno paura di essere contagiati dalla mia esperienza controcorrente. FINE

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03/05/2017 09:56

alessandro

CON tutto il rispetto, è la prima volta che sento dire di un passaggio da gay ad etero!Ho sentito spesso il contrario , ovvero il passaggio da etero a gay! Se la storia fosse vera, non ci sarebbe comunque niente di male! Ma non dire che l omosessualita e' un problema o una malattia! Non e' assolutamente vero! Mi dissocio completamente da questa tua affermazione! NON si diventa gay per sport! E uno stato dell essere vero e viene da dal profondo io interiore!Non e ' un capriccio! Impara!!

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