GLI INIZI DI UNA ESCORT - Catanzaro Trasgressiva

GLI INIZI DI UNA ESCORT - Catanzaro Trasgressiva

GLI INIZI DI UNA escort Sono una donna di 35 anni, mi propongo come escort e mi piace scopare. Sono sempre stata incuriosita ed attratta dal sesso. Quando papà, immerso nella vasca da bagno, mi chiedeva di lavargli la schiena, non potevo fare a meno di spiare i suoi genitali. Quando lui e mamma si chiudevano in camera, io e mia sorella ci attaccavamo alla porta con le orecchie per sentire ma, mentre lei si stancava subito ed andava via, io rimanevo fino a quando il cigolìo del letto ed i sospiri non finivano. Una volta in casa da sola, trovai sotto il comodino di papà delle riviste pornografiche. Guardai le foto e mi accarezzai la vagina fino ad arrivare ad un lieve orgasmo. Fu l'inizio di tutto. Al cinema, col mio primo fidanzato, non facevo altro che provocarlo e toccarlo nelle parti intime. Ma lui era un pirla e, addirittura, sua sorella più grande mi sgridò ordinandomi di lasciarlo in pace. Ormai, io mi masturbavo da due anni con regolarità e tutti i boys-maschietti della scuola mi ignoravano perchè, anche senza sapere esattamente cosa significasse, temevano la mia aggressività sessuale e dicevano che ero una ninfomane. Mi prendevano in giro anche perchè non ero una "figòna". Bel viso, capelli neri corti e seno 3^ taglia. Però troppo alta, culòne esagerato e peli superflui in abbondanza nelle parti intime. Ogni volta che andavo al mare, dovevo depilarmi anche l'inguine, che restava coperto di puntini rossi. Fu un errore fatale perchè i peli si svilupparono ancora di più arrivando all'inizio delle cosce. Così, quando si presentò anche una sottile striscia di peli dall'ombelico al pube, mi limitai a decolorarli con l'acqua ossigenata. Malgrado queste imperfezioni, i corteggiatori non mi mancavano, anzi. Il primo a sverginarmi fu un ragazzo di più vecchio di me. Io 18 anni, lui 25. Aveva la patente e mi veniva a prendere in macchina la sera in estate, quando io e le mie amichette uscivamo per il paese. Era carino e muscoloso e, appena salivo in macchina, il cazzo gli diventava duro come il marmo. Giusto per non concedermi subito, la prima sera gli feci 4 seghe e lui mi masturbò con le sue dita ruvide da muratore. Mi masturbavo già da tempo, ma essere sditalinàta da un maschio era tutta un'altra cosa. Non perchè fosse più bravo di me, ma perchè era un'altra persona. Mi bagnai come una spugna, godetti più volte e gemei così forte che fu costretto a coprirmi la bocca con l'altra mano. La seconda sera, ci imboscammo in campagna. Abbassò i sedili e mi inserì due dita nella fica. Ero già così eccitata che fui io a toglierli i pantaloni. Presi il suo cazzo duro, lo puntai sulla vagina, afferrai i suoi glutei e lo tirai con forza contro di me. L'imene si lacerò senza nessun dolore e lui cominciò a scoparmi più forte, sempre più forte. Mi sentivo femmina, mi piaceva l'odore di cazzo. Purtroppo, lui venne quasi subito, ma ebbe la prontezza di estrarre il pene, di prenderselo in mano e schizzare quel mezzo bicchiere di sborra calda sulle mie tette e perfino in faccia. Mentre io raccoglievo lo sperma e le poche gocce di sangue con dei fazzolettini di carta, lui scese dalla macchina per urinare e togliere le tracce di liquido seminale dal pisello. Si sentiva in colpa perchè io non avevo goduto e si preparava a scoparmi ancora. Tempo 10 minuti, qualche carezza, ed il suo cazzo ritornò duro e nodoso. Mi allargò le cosce e me lo piantò dentro con rabbia. Io ero ancora infoiata e non vedevo l'ora. Dopo pochi minuti cominciai ad ululare e raggiunsi l'orgasmo. Anche lui mi seguì, ma non si fermò. Ripetemmo la procedura per altre 3 volte, sempre più lunghe e ricche di orgasmi miei. Solo alcune donne hanno la fortuna di avere orgasmi multipli ed io ero tra quelle. Per 2 mesi, scopammo 3-4-5 volte ogni sera. Non era molto resistente, ma anch'io venivo in fretta e, soprattutto, urlavo di piacere. Scoprii solo in seguito quanto questa caratteristica eccitasse i maschi e la sfruttai con abilità. Non serviva fingere, i gemiti e gli urli erano tutti spontanei e facevano sentire il partner come un grande scopatore anche se, in realtà, era un imbranato totale. A metà settembre, ricominciò la scuola. Terminò anche la nostra relazione. Avevo già l'ambizione di diventare un'accompagnatrice e, una volta andata in città, avrei potuto conoscere tanti altri boys e tanti altri cazzi.

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